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La matematica è un’opinione

Chi vi scrive ovviamente non la pensa così, essendo io l’insegnante di matematica del centro, ma posso assicurarvi che gli studenti su questo tema seguono diverse correnti di pensiero:

  • Chi la odia profondamente: come non poteva essere altrimenti? Se non la capiamo non ci piace, se la capiamo ma non ci vengono gli esercizi non ci piace, se sappiamo fare gli esercizi ma non ci va perché sono lunghi e impegnativi non ci piace. Solitamente lo studente che odia la matematica è anche convinto di essere nato con l’incapacità di comprenderla. Sono ovviamente i soggetti più divertenti con cui fare lezione perché mentre io cerco esercizi “bellissimi” loro tremano dalla paura per quello che gli proporrò di fare; il loro cavallo di battaglia intramontabile è la frase “Ma nella vita la matematica a cosa serve?”;
  • Chi la ama con le sue piccole incertezze: mi capitano anche studenti che amano questa materia ma al primo esercizio che non viene, per qualsiasi motivo, chiamano per una lezione. In questi casi la diagnosi è quasi sempre “Devi smettere di fare gli esercizi a mezzanotte”;
  • Chi non sa ancora quanto potrebbe amarla: sono i miei preferiti, gli studenti ai quali sveli un trucco, un particolare o un collegamento con un altro argomento e improvvisamente sembrano aver avuto un’apparizione divina e nel momento in cui mettono tutto in pratica si sentono felici e soddisfatti.

Queste le categorie che vedo qui, ovviamente “chi la ama e prende sempre voti alti anche nei compiti su argomenti che non ha capito nessuno” è una categoria non presente, o meglio sono io quando facevo il liceo, ma devo dire che ho attraversato fasi in cui appartenevo un po’ a tutte le categorie.

Una cosa è certa: la matematica o si ama o si odia. E un’altra cosa più che certa è che a tutti noi serve la matematica nella vita di tutti i giorni, per sviluppare le nostre capacità di ragionamento e permetterci di affrontare problemi (anche se diversi) che hanno bisogno di essere scomposti in determinati passaggi per poter giungere alla soluzione.

Oggi ci troviamo davanti l’arduo compito di cercare di far appassionare i ragazzi a questa materia ed è davvero difficile, ma io non mollo e sono convinta di quello che faccio perché, come dico sempre loro a lezione, “la matematica è passione”: un esercizio che non viene deve essere motivo di spinta a cercare di riuscire a farlo e non un disincentivo.

E voi che rapporto avete/avevate con questa materia?

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