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L’insegnante che vorrei

 

Gli studenti sono diventati nel corso del tempo sempre più esigenti in fatto di insegnanti. Sarà che nell’era di internet e di tutto il sapere a portata di click, l’insegnante non deve più essere una persona piena di conoscenze pronte da sciorinare ad ogni lezione, ma deve diventare una figura molto più complessa.

Molti di noi hanno ricordi più piacevoli degli insegnanti alla Robin Williams ne “L’attimo fuggente”, ma dobbiamo considerare che professori così ce n’erano davvero pochi, anche dopo il boom del film. Non avendo a disposizione internet, il docente che riusciva a darti più informazioni creando collegamenti con altre materie o argomenti era il migliore. Oggi risulta fin troppo semplice, i ragazzi non hanno più bisogno solo di questo, ma di una figura che riesca a costruire vere e proprie storie dietro ciò che sta spiegando, e se per le materie umanistiche risulta abbastanza semplice, per le materie scientifiche o per le materie tecniche è estremamente difficile.

L’utilizzo del pc e delle risorse in rete è diventato fondamentale per trovare nuovo materiale da affiancare ai libri di testo (spesso non scelti dal docente) e che si ritrova con uno strumento da far usare ai ragazzi che lui stesso non vorrebbe usare. E tramite queste risorse costruire una lezione che sia interessante, chiara e che resti facilmente impressa nello studente. Molti di noi si ricordano di quando andavano a scuola e non avevano gran bisogno di studiare per certe materie perché ricordavano tutto quello che diceva il professore in classe. Purtroppo oggi bisogna far conto con mille distrazioni, problemi di attenzione certificati e a volte è la stessa materia a penalizzare.

E oltre all’approccio alla spiegazione c’è l’approccio alle verifiche orali e scritte: c’è l’insegnante tirchio di voti che per dare un determinato giudizio deve vedere un impegno enorme e quello che è un libro aperto, gli studenti sanno cosa vuole e portare a casa il risultato è facile. E poi c’è l’approccio alla classe: severi o buoni? Io dico sempre che gli insegnanti che mi hanno lasciato maggiori ricordi e la maggiore impostazione nel mio lavoro sono stati quelli più severi e secondo me lo pensavano anche quelli del film “Whiplash”, visto l’insegnante quasi impossibile da soddisfare, ma che pronuncia all’interno del film una grande verità “Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di “bel lavoro”!”, a ribadire che a gratificare troppo uno studente si rischia di farlo adagiare e non tirare fuori da lui il meglio.

Di certo essere insegnanti oggi è molto più difficile che in passato e trovare un giusto equilibrio tra le diverse personalità che bisogna assumere è una sfida continua. Anche per noi insegnanti del centro che viviamo nella famosa terra di mezzo di cui vi accennavo qualche post fa, in cui oltre a quanto citato, ci troviamo anche a fare da mediatori tra quanto fatto in classe e quanto spiegato da noi per dare ai ragazzi strumenti per proseguire la comprensione della materia.

Quelli di noi nati con questa “vocazione” reinventano sé stessi di continuo per i ragazzi, perché quello che ci interessa davvero sono loro, vederli andare avanti sereni e con delle sicurezze in più.

E i vostri insegnanti come sono? E come li avreste voluti? Ci sono altri film su questo tema che non sto considerando (vi prego, non ditemi “Bad teacher” con Cameron Diaz!)

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