Qualche anno fa un mio studente, durante una lezione di matematica sulle equazioni differenziali, sconvolto da quello che aveva visto, mi rispose così e continuiamo a ridere di questa sua esclamazione ancora oggi che si è diplomato. Purtroppo non è diventato panettiere (ci avrebbe fatto comodo un fornitore ufficiale di pizza!) e ha avuto tante esperienze lavorative senza mai fermarsi e ad oggi è un mio grande motivo di orgoglio. Lo sono però tutti loro ed è bello vederli finire le scuole superiori e affrontare le sfide che ci sono dopo: molti si iscrivono all’università e continuano a tornare per aiuti per qualche esame, altri invece vanno alla grande e dimostrano una grande determinazione, altri decidono di non proseguire e di cercare direttamente un lavoro, a volte trovandolo anche!
Ciò che è veramente bello di tutto questo è guardare nel loro potenziale: questi ragazzi possono fare tutto con la giusta guida e vivendo in un ambiente stimolante, hanno sogni che ricordano i nostri alla loro età e hanno tanta energia. Non sono nati in un periodo storico fortunato, attraverseranno molte difficoltà lungo il cammino e di questo ne sono consapevoli loro stessi, ma non devono perdere il loro entusiasmo e noi dobbiamo aiutarli a tenerlo vivo. E’ vero che forse per qualcuno di noi la frase “Non potrai mai farcela” è stata presa come una sfida da vincere e ci ha motivati a farcela, ma è anche vero che per qualcuno una frase del genere può risultare un trauma da superare più che uno stimolo. Le insidie si celano già potenti dentro di noi con le nostre insicurezze, tutto quello di cui c’è bisogno è che qualcuno ci creda anche per noi.
Quindi, ragazzi, il mio consiglio è di provare perché, anche se ci sarà qualche intoppo e le cose non andranno nel giusto verso, la vita troverà il modo di aggiustare il tiro e far nascere da quelli che consideriamo dei fallimenti delle fantastiche opportunità.
E soprattutto continuate a svelarci i vostri sogni … cosa volete fare da grandi? E per i più grandi, cosa sognavate di diventare a 16 anni? Spero proprio di leggere in mezzo a tanti astronauti almeno un panettiere!
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