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Questione di scelte

 

Nel post di oggi i miei deliri verteranno sulla scelta della scuola superiore da parte dei ragazzi alla fine della scuola media. Il tempo trascorso in questi 3 anni è stato caratterizzato (o dovrebbe essere caratterizzato) da un lavoro molto importante sull’impostazione del lavoro dei ragazzi, che devono responsabilizzarsi, fare sempre i compiti, studiare giorno per giorno e avere sempre libri e quaderni ordinati. Lo stacco tra scuole elementari e scuole medie può essere per questo più o meno duro e i ragazzi sentono che la “protezione” da parte dell’ambiente scolastico sta cominciando a diminuire. Nonostante questo, il periodo delle scuole medie rimane un periodo in cui i ragazzi sanno sempre cosa devono fare e come devono organizzarsi, quindi la protezione di cui parlavo prima è ancora molto presente. Con le scuole superiori questa cadrà ancora di più e per questo la giusta scelta dell’ambiente dove passare i prossimi 5 anni è fondamentale.

Certo, a 14 anni fare una scelta simile è molto impegnativo e per questo da diversi anni le scuole superiori organizzano delle giornate in cui presentare il loro istituto, i famosi open days. I ragazzi a quest’età sono facilmente suggestionabili e le scuole in quest’occasione tendono a “vendersi” nel miglior modo possibile, così spesso si sceglie una scuola che quel giorno ci ha incantato con i suoi laboratori e le sue aule informatiche, per poi scoprire che in laboratorio non si va quasi mai e le aule informatiche hanno pc molto vecchi.

Quando i ragazzi decidono di essere più furbi ed evitare di perdere tempo dietro queste iniziative, si va in base alle esperienze di amici e parenti: anche qui le esperienze cambiano da individuo a individuo e quello che va bene per me non è detto vada bene per te. Senza contare che i luoghi comuni su molte scuole sono difficili da combattere: il liceo scientifico è difficile, al liceo classico smetti di avere una vita, al liceo artistico non si fa niente, ecc.

Come possono fare questi ragazzi a scegliere ciò che è bene per loro? Banalmente il criterio più semplice dovrebbe essere lasciarsi guidare dalle proprie inclinazioni naturali e lasciarsi consigliare eventualmente da chi sa per certo quali siano queste inclinazioni: gli insegnanti. Per i genitori a volte è difficile accettare che ci sia qualcuno che conosce i loro figli meglio di loro sotto alcuni aspetti, ma questo è uno di quei casi ed è anche uno di quei casi in cui la libertà di scelta è molto importante. Nel corso degli anni, nel nostro centro, abbiamo visto spesso ragazzi incastrati in una scuola che gli era stata imposta o che studiavano per fare gli esami di idoneità per passare a un altro indirizzo di studi. A volte saranno i ragazzi stessi a scegliere la scuola non adatta a loro, ma questo non potrà che renderli più consapevoli nelle scelte successive.

Alcuni potrebbero trovare anacronistico il mio sostenere la libertà di scelta in questo campo, considerato il momento storico particolare che stiamo vivendo, ma non sappiamo che scenario ci si presenterà davanti domani e quindi una scelta razionale oggi potrebbe rivelarsi inutile in futuro. Lasciamoli scegliere e, in caso, anche sbagliare. Crescere è anche questo: prendere delle decisioni in autonomia.

E voi che scuola superiore avete scelto? Siete soddisfatti o vi pentite?

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